Prepararsi alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)

Come possono le imprese prepararsi sin da ora per le richieste della nuova direttiva? Scopri la guida dei nostri esperti

La Guida dei nostri esperti per gli obblighi della direttiva 

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) è entrata in vigore in tutta l'UE e gli Stati membri avranno 18 mesi di tempo per recepirla nella legislazione nazionale.

La tanto attesa direttiva impone ad alcune società operanti nell'UE di divulgare e riferire pubblicamente su questioni ambientali, sociali e di governance (ESG). Ciò significa che le imprese dovranno essere pronte a rispettare obblighi di trasparenza più stringenti in relazione al loro impegno per la sostenibilità.

La CSRD accelera il ritmo dei cambiamenti normativi coinvolgendo numerose aziende e spingendole a riconoscere l'importanza delle questioni di sostenibilità all'interno della strategia, della governance e della gestione del rischio. Come possono quindi i leader aziendali iniziare a prepararsi sin da ora per soddisfare quanto richiesto da questa nuova direttiva? I nostri esperti hanno delineato ciò che le aziende devono fare ora in vista del futuro.

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L'obiettivo della nuova direttiva

L'obiettivo principale della CSRD è quello di definire un linguaggio standardizzato comune per l’informativa sulla sostenibilità, equiparando il bilancio di sostenibilità a quello finanziario. Questa mossa rappresenta un passo significativo verso il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo, con l’ambizione di rendere il continente europeo neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

La direttiva si concentra sul miglioramento della qualità delle informazioni riportate sulla sostenibilità, imponendo l'uso degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) a tutte le società che rientrano nell'ambito di applicazione della CSRD.

Quali aziende/gruppi sono interessati?

La nuova direttiva estende l'ambito delle aziende soggette all'obbligo di rendicontazione della sostenibilità a circa 50.000 aziende. Anche altre aziende al di fuori del campo di applicazione saranno presumibilmente sottoposte ad una crescente pressione della richiesta di informativa sulla sostenibilità in vista dell'obbligo di disamina e rendicontazione dell'intera catena del valore. Per i criteri completi si invita a scaricare la nostra guida qui sotto.

Quali sono le informazioni che le aziende dovranno comunicare?

Le aziende che rientrano nell'ambito di applicazione della CSRD dovranno riferire in merito sia ai loro impatti sulle questioni di sostenibilità sia sulle modalità in cui le questioni di sostenibilità impattano sull’andamento dell’impresa, sui suoi risultati e sulla sua situazione (nota come prospettiva della "doppia materialità").

Sarà obbligatoria un'assurance sul bilancio di sostenibilità?

I bilanci di sostenibilità e le informazioni in essi contenute saranno soggetti ad assurance obbligatoria, iniziando con l’obbligo di limited assurance fino all’evoluzione attesa verso l’obbligatorietà di reasonable assurance prevista a partire dal 2028 (dopo una valutazione di fattibilità per i revisori e le società). Ciò dovrà essere monitorato dal comitato di revisione contabile della società.

Quale processo di adozione è stato seguito per questa direttiva?

Il 16 dicembre 2022 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (GUUE) il testo definitivo della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che sostituisce l'attuale Non-Financial Reporting Directive (NFRD). 

Questa pubblicazione è il culmine di un processo durato diversi mesi, dalla proposta di CSRD da parte della Commissione europea (CE) nell'aprile 2021, all'accordo politico raggiunto nel giugno 2022 su una versione leggermente rivista della proposta iniziale di CSRD e infine all'adozione formale da parte del Parlamento e poi del Consiglio.

Questa nuova direttiva è entrata in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla GUUE, e dunque il 5 gennaio 2023. Gli Stati membri hanno 18 mesi, dalla data di entrata in vigore, per recepirla nel diritto nazionale (entro il 6 luglio 2024). Questo recepimento sarà l’ultimo passo per specificare il campo di applicazione dei requisiti della CSRD e il relativo calendario di attuazione.

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Focus sulla direttiva CSRD
La nuova EU Sustainability Regulation

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