Il Decreto Legislativo 27 dicembre 2023, n. 209 ha introdotto nuove regole per l’accesso al regime fiscale dei "lavoratori impatriati", riducendo significativamente i benefici fiscali e la platea di chi può accedervi.
Il nuovo regime agevolativo, applicabile dal periodo di imposta 2024, si pone quindi in una veste rinnovata - che si esaminerà nella pubblicazione - che ha l'obiettivo di ridimensionare il regime di vantaggio fiscale ed evitare ulteriori pratiche elusive a cui la disciplina si è prestata nel corso degli ultimi anni.
Il Legislatore ha introdotto condizioni più rigide di accesso, attenuando dal 70% al 50% (sino al 40% per coloro che hanno figli minori) la riduzione della base imponibile di reddito agevolabile entro il limite annuo di 600.000 euro, nonché eliminando la maggiore detassazione del 90%, che era prevista dalla disciplina previgente per i casi di trasferimento di residenza nelle Regioni del Sud d’Italia.
La suindicata disposizione fiscale ha sancito l’abrogazione del previgente art. 16 del D.Lgs. n. 147/2015, che tuttavia risulta ancora applicabile per coloro che hanno trasferito la residenza anagrafica in Italia entro il 31 dicembre 2023.
Nella presente pubblicazione, parleremo di:
- Quadro normativo di riferimento: requisiti di accesso al nuovo regime agevolativo per i lavoratori impatriati;
- Misura, limiti e durata del nuovo regime speciale;
- Recente prassi dell’Agenzia delle Entrate con risposta a interpello n. 22 del 7 febbraio 2025, n. 16 del 28 gennaio 2025 e n. 53 del 28 febbraio 2025.
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