Rimborso del credito IVA per i non residenti
È online la pubblicazione redatta da Alessandro Mocarelli, Partner, e Sante Battistini, Manager per la rivista Diritto e Pratica del lavoro di Wolters Kluwer.
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 13 giugno 2023, n. 83, entrata in vigore il 1° luglio 2023, che ratifica il nuovo Accordo pattizio sulla imposizione dei lavoratori frontalieri stipulato tra Italia e Svizzera il 23 dicembre 2020. Pertanto, a distanza di mezzo secolo, le nuove previsioni sostituiranno in toto quelle del risalente Accordo bilaterale datato 3 ottobre 1974. Segnatamente, dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 continueranno ad applicarsi le disposizioni previste dall'Accordo del 1974.
In primis, la rivoluzione copernicana impressa dall'approvazione della legge n. 83/2023 che recepisce il nuovo accordo stipulato nel dicembre 2020 attiene al meccanismo, di chiara matrice OCSE, di imposizione dei redditi prodotti dai lavoratori frontalieri e l'abbandono del principio di tassazione esclusiva nello stato della fonte in favore di quello fondato sulla potestà impositiva concorrente dei due Stati contraenti.
In secondo luogo, diversamente dal precedente accordo del 1974, che disciplinava esclusivamente il trattamento fiscale dei lavoratori frontalieri italiani operanti in Svizzera, il nuovo accordo delinea un quadro normativo finalizzato a eliminare le doppie imposizioni sui salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe e ricevute dai lavoratori frontalieri, attraverso la previsione del principio di reciprocità.
Tra le novità di maggior rilievo del nuovo Accordo vi è la definizione di area di frontiera, nonché la definizione di lavoratore frontaliere, unitamente alla previsione di un ampio regime transitorio per gli attuali lavoratori frontalieri residenti in Italia e che prestano la propria attività in Svizzera, nel corso del quale continuerà ad applicarsi la più favorevole tassazione esclusiva in Svizzera prevista dalla previgente disciplina.
Scopri le disposizioni del nuovo Accordo e il principio di reciprocità su cui si basa, per la prima volta, la disciplina.
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